C’era una volta la controprogrammazione sanremese. Oggi, che ad avere il dominio assoluto è un tale che risponde al nome di Presta Lucio, questa non c’è più.
Ricordo ancora di quando Mediaset, non modificando il suo palinsesto, schierava pezzi da 90 contro la rassegna canora: storica è infatti la vittoria del Grande Fratello 4, allora al Giovedì condotto da Maria Carmela, contro il disastroso Sanremo di (poco super)Simo (e molto av)Ventura, salvato in extremis proprio da Celentano! Con questa puntualizzazione cosa voglio mettere in luce? Nulla di nuovo in fondo, non scoprirò l’acqua calda ma mi preme esprimere questo mio disappunto a Raiset. Non sono per le guerre, le fazioni, attenzione! Odio i contratti in esclusiva e i “lascia passare” peraltro… Ma è assurdo che un’azienda si pieghi a favori, giochi con il concorrente per un tornaconto personal. E’ chiaro che se Mediaset non schiera Zelig o Italia’s non lo fa mica per correre al riparo da un’eventuale sconfitta, ergo da una conseguente perdita in termini di pubblicità: è ovvia quanto lecita la sconfitta di qualsiasi trasmissione contro il colosso Sanremo. Non è un correre al riparo la mossa Mediaset: se così fosse, anche precedentemente in questo modo si sarebbe dovuto giocare. Ma questa è solo una mossa degli ultimi anni, proprio da quando i successi sanremesi portano la firma incontrastata del suddetto Lucio Presta. È tutto un do ut des: io ti favorisco il Festival, tu mi dai Belen! O se vogliamo tu mi tuteli il Festival e io ti faccio lavorare bene Panica, Bonolis ecc.Tuttavia le anime più buone di me potrebbero asserire che così non è: io son cattivello e altro non vedo che questi giochini, da sconto sottobanco. Tuttavia si potrebbe obiettare che sono logiche televisive concepite per non venire meno al rispetto per il pubblico: per non metterlo nelle condizioni di perdere il Festival o al contrario la puntata dello show preferito, si opta per questa scelta. Si opta per eliminare la contro programmazione.
Ma durante le normali settimane però, io che son cattivello replicherei, questa delicatezza perché non c’è e, si cercano giornate strategiche per scontrare appositamente trasmissioni simili o comunque indirizzate allo stesso pubblico?
Presta(mose) meno a questi giochi: a lungo andare potrebbe finire per diventare un’organizzazione col retrogusto di una loggia massonica.
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