domenica 7 aprile 2013

Prima puntata serale Amici 12

Se dubbi si prospettavano circa l'interesse che (non) avrebbe suscitato una trasmissione in differita di una settimana, più certezze dava l'idea di un serrato montaggio di una registrazione. Il giorno dopo la premier, queste aspettative non sono stato smontate, nonostante il sottoscritto auspicasse a un montaggio più ''Got Talent'' style.
La gara é il cuore della puntata, i tempi sono veloci (merito del montaggio?), mancano sterili polemiche tra professori che hanno finalmente trovato il proprio ruolo, abbandonando per fortuna anche quello di coreografi. Incantevoli le coreografie della Celentano di Cartiana e Anbetiana memoriana, ma nulla a che vedere con l'impatto visivo, con la maestosità delle spettacolari coreografie di Giuliano Peparini, coreografo e direttore artistico di Amici 12.
Di contro la pecca di queste coreografie è quella di presentare molteplici elementi in unico pezzo, quindi troppi ballerini, fattore ai limiti della confusione.
E dopo anni di edizioni uguali l'una all'altra, se non con la modifica di meccanismi di eliminazione da laurea in ingegneria per comprenderli, con l'apporto di guanto di sfida, e altra poca roba, ottima la scelta delle sfide di gruppo, delle prove comparate (evidenziate dalla magistrale scenografia di Mario Catalano. La più bella di sempre!) e di non far confrontare allievi di mondi diversi su uno stesso pezzo, situazione che come ben si ricorda finiva col mettere in ridicolo quell'allievo che non apparteneva a quello stile di danza, e che costringeva noi pubblico a vedere la stessa coreografia ben tre volte, dimostrazione compresa.
Un serale veloce, nuovo, con lo spettacolo al servizio del pubblico.
L'assenza di televoto, come ovvio che sia, elimina i tempi morti che i cerimoniali di questo richiedono.
Un disappunto però mi sento di muovere alla formula, ormai arcaica, dell'eliminazione a fine gara. La prima considerazione è che trovo abbastanza paradossale chiedere alla squadra vincente di fare un nome della squadra perdente che deve abbandonare il programma: a rigor di logica di gioco, la squadra vincente dovrebbe indicare il nome del più talentuoso, di chi rappresenta una minaccia alla propria vittoria. Ma in realtà (per forte senso etico??) questo non accade mai, preferendo, come giusto che sia ai fini dello show, di eliminare il meno capace.
In ogni qual modo a fine gara un componente della squadra perdente, tra i pianti, tra i rimorsi di non aver cantato come nelle aspettative, tra la rabbia di non essersi esibito, deve abbandonare il programma.
Io sogno un meccanismo di accumulo punti per gli allievi più meritevoli, così che arrivati in semifinale i 4 con punteggio più alto accedano alla finale.
Non sarebbe un messaggio migliore eliminare l'eliminazione?

Alzi la mano chi aveva detto che la registrazione avrebbe tolto pubblico...

Non avevo dubbi. Ero certo che la differita di Amici avrebbe giovato al prodotto finale e non avrebbe inficiato l'interesse del pubblico.
Partiamo dal presupposto che coloro i quali durante la settimana muoiono dalla voglia di scoprire cosa sia accaduto durante la puntata, di scoprire se il proprio beniamino sia stato eliminato o meno, sono quello zoccolo duro che al sabato sera non rinuncia alla puntata, e piuttosto organizza gruppi d'ascolto per seguire con amici la trasmissione preferita.
Coloro i quali invece si disinteressano di sapere in anteprima cosa accadrà nella puntata del sabato successivo, rappresentano quel pubblico non affezionato che fanno la differenza con i numeri della domenica mattina.
Intendo dire che destinatari della fuga di notizie sono soltanto gli addetti ai lavori e gli aficionados: la fetta di pubblico certa.
Per chi passa per caso su Canale 5 al sabato, vuoi perché dall'altra parte va in onda una sorta di talent misero, inutile, senza un senso, uno scopo, una finalità (va tuttavia premiato il coraggio e la voglia di sperimentare di una professionista come Milly Carlucci) ha davanti uno spettacolo nuovo, di cui non ne conosce il finale, che segue con la stessa suspence (o quasi) che avrebbe un aficionados che vedrebbe una diretta della trasmissione.