lunedì 11 aprile 2011

COME NON SENTIRSI DI CASA...





Una ventura inutile.  Già vista, già sentita. Non ha apportato al Senso della Vita di Bonolis quel pathos di cui necessitava. E dire che gli argomenti erano gli stessi delle interviste barbariche della Bignardi, con la sottile differenza che là, in quel di la7, fondamentalmente e dichiaratamente si cazzeggia, qua da Bonolis si tende a dare un certo tono presuntuosamente intellettuale, che di leggero ha ben poco.  La Bignardi è senza pretese e, questa sua aria da “come viene si racconta” la trasferisce inevitabilmente al suo ospite. Bonolis invece infonde l’effetto contrario:  spaventa, intimorisce, è una presenza macabra che aleggia sull’intervistato invitandolo a vomitare un nonsoche di filosofico, di impegnativo, di “ecco il senso della vita!”.  L’intervistato è spaventato, col patema d’animo, pensa di dover fare i conti con un intervistatore che ne sa già a priori più di questi. E pensa bene perché leggermente è così. Infatti Il Senso della Vita è una trasmissione con pretese, e proprio la pretesa nuoce a una trasmissione. La stessa Simona Ventura ne sa qualcosa.  Quando sponsorizza una fantomatica rinascita dell’isola, automaticamente questa floppa; quando sbarca sull’isola senza la pretesa del salva-ascolto ma con il solo auspicio che questo accada, allora va bene.  Il discorso è che vale sempre la regola del “chi si loda s’imbroda”.  E quindi cosa è accaduto questa sera su canale 5? Una Ventura tesa, spaventata nel poter dire qualcosa che di spessore avesse ben poco,  decontestualizzato in quell’ambiente bonolissiano che per altro, altro non era di quanto già sentito in altri salotti.  Ma ecco: se altrove  il telespettatore era rapito,incuriosito nel vedere chiacchierare della loro vita due amiche sedute sul proprio divano di casa, ora il telespettatore era empaticamente teso come la Ventura, a disagio nel parlare della sua vita, di quel che è stato, che è e che sarà in un ambiente non familiare, anzi del tutto estraneo. Come estraneo resta al telespettatore.

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