“Cambieremo il calcio in tv”. Così alla vigilia della prima
puntata di Cielo che gol parlò Simona Ventura. E dire che ci avevamo creduto,
ma prontamente si è auto-smentita ricreando (peraltro con le stesse poltrone)
il salotto di Quelli che il calcio. Certo son lontani i tempi di quel
circo che nulla aveva da invidiare alle domeniche di Maurizio Costanzo: manca
il parterre di amici e amiche, manco i collegamenti dagli stadi con i figli di,
mancano le schedine, manca Cristiano Malgioglio. In compenso non è una pura
trasmissione calcistica per come era stata venduta. Sono gli stessi amici di De
Sica, protagonista dell’intervista “social”, a stupirsi della sua presenza lì
in quanto ignorante in materia di calcio. Forse se avessero saputo che sarebbe
stato ospite a Quelli che… avrebbero storto meno il naso. Ma si sa, quella
di Rai2 è una trasmissione di intrattenimento, con piccoli segmenti calcistici.
E alla fine della fiera poco importa non avere i diritti: non sono i
collegamenti dagli stadi, piuttosto che i gol in diretta (che comunque vengono
comunicati) a fare la differenza. A portare un'egregia trasmissione a casa è
Virginia Raffaele, sono i tre del Trio, è la stessa Victoria Cabello, ironica,
autoironica, intelligente nel continuare a giocare sul suo cavallo di battaglia
“non capisco nulla di calcio ma intanto sto qui”.
Certo tra le due trasmissioni si sente fortemente la
differenza di competenza in campo di calcio: se la Cabello può contare solo su
Massimo Caputi e sul commento di qualche tifoso in studio, Simona Ventura ha
dalla sua l’intera squadra di Sky, telecamere in campo, negli spogliatoi,
telecamere all’arrivo di squadre e società, commenti di giornalisti sportivi in
studio.
L’errore è di fondo per entrambi le trasmissioni: quando non
si prende una linea precisa, quando si tenta di fare un po’ di tutto, il
pericolo insalata russa è dietro l’angolo. Cielo che gol è leader nel
campo: sono superflui i momenti di intrattenimento, le interviste a De Sica e
Briatore, l’ospite musicale, la marketta a X Factor (un classico a cui proprio
non riesce a rinunciare la Ventura quello di infilare le sue trasmissioni in un
unico calderone). Sono tutti elementi che ne fanno di Cielo che gol un ‘Quelli
che il calcio targato ventura-bis. Lei stessa aveva rassicurato che
non si sarebbe trattato di un Quelli che il calcio satellitare: “si offende
la mia intelligenza se si pensa che possa fare su Sky Quelli che il calcio
o l’Isola dei famosi”. Ecco ora aspettiamo solo che ritorni l’isola, ormai
orfana di mamma rai.
Così come inizia a fare un po’ ridere Quelli che… nel
parlare di calcio, non avendo gli strumenti che ha il competitor Sky. Quelli che
il calcio è come un ragazzino sfigato che si presenta con 10 Swatch a un
meeting di collezionisti di Rolex.
Dicendo ciò non intendo mica mettere in panchina Caputi: rinunciare
magari ai gol comunicati in diretta, ridurrebbe l’effetto “vorrei ma non posso”.
D’altro canto sarebbe un suicidio per Quelli che… rinunciare del tutto
al calcio, in quanto questo resta l’unico collante tra il mondo radical chic di
quella crew e quello del pubblico da domenica pomeriggio.
Al contempo se Cielo che gol rinunciasse all’intrattenimento
sarebbe una perfetta trasmissione calcistica. Ma francamente ne sfugge la
ragion d’esistere, in quanto i fruitori di questa dovrebbero essere coloro i
quali non possiedono né Sky né Mediaset Premium per guardare il calcio in
diretta. Ma considerando che Sky vanta più di 5milioni di abbonati e molte sono
le famiglie che si affidano a Mediaset Premium per seguire il calcio la
domenica, la cerchia di coloro che la domenica pomeriggio vorrebbero seguire il
calcio live si restringe agli ultrasettantenni che geneticamente non riescono
ad andare oltre il 9 del telecomando.
Quella di ieri era dunque una Ventura fuori contesto, che
cercava di incastrare il suo modo di fare Tv in un ambiente del tutto estraneo.
È come se un esperto pasticciere andasse a cucinare in una rosticceria di alto
livello condividendone la cucina: Simona sta stretta in questa doppia
conduzione. A dirla tutto secondo il sottoscritto Simona Ventura non arriverà a
mangiare il panettone con Donan. Se proprio dovessero tirarla per le lunghe, a
maggio “Grazie e arrivederci”. Sempre che lei non si stanchi prima!